Recensione: Losing Match di Alexandra Rose

~ 𝙏𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤: Losing Match
~ 𝘼𝙪𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚: Alexandra Rose
~ 𝙀𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚: Self-published
~ 𝙎𝙚𝙧𝙞𝙚: Fallwood University #2
~ 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚: Sport romance mm
~ 𝘼𝙣𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: 2024
~ 𝙋𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚: 615

Travis Murray è figlio di un campione NBA e i genitori si aspettano che lui percorra le orme del padre. Infatti, frequenta la Fallwood University, un rinomato college di Division 1. Durante il precedente campionato universitario, però, è stato sospeso a causa di un comportamento omofobo verso un compagno.
La sua carriera e il suo rapporto con il basket sono minati da un segreto che Travis custodisce dentro di sé. Nessuno deve sapere la verità. Sta giocando una partita contro se stesso e non intende perderla.
Almeno finché Dylan Campbell non piomba nella sua vita come un uragano colorato.

Dylan vive la sua sessualità liberamente, gli piace chi gli piace, a prescindere dal sesso biologico o dall’identità di genere. Segue l’impulso, l’istinto del momento.
Il suo intuito lo porta di fronte a un bivio: aiutare o no Travis Murray, il ragazzo omofobo per eccellenza?

Travis e Dylan iniziano a conoscersi e diventano amici, a dispetto di qualsiasi previsione.
Travis riuscirà a vincere la partita contro se stesso, oppure è destinato a perderla?

Ciao a tutti, patati 💜

Vorrei iniziare questa recensione proprio partendo dal titolo "Losing Match" perché è, effettivamente, una storia di perdita. La perdita delle convizioni sbagliate che vengono inculcate dai genitori ai loro figli, soprattutto quando c'è di mezzo la fama e le aspettative, che condiziona la loro vita. La perdita dei paletti che ci auto-imponiamo su determinare cose. Perdite necessarie a vincere però. Grazie, a volte, ad un raggio di sole che illumina e ci mostra le varie possibilità che abbiamo di fronte.

Travis Murray infatti è questo. Un ragazzo, un giocatore di basket della Fallwood University, all'apparenza burbero e scontroso ma in realtà molto dolce e timido con le sue insicurezze e paure che è stato plasmato secondo il volere dei suoi genitori, sua madre, in realtà. Sia nello sport, nell'alimentazione e persino nella scelta della facoltà dell'università.
Dylan Campbell, d'altra parte, è il suo opposto. Estroverso, spigliato e, per nostra fortuna, anche abbastanza impiccione, non nasconde la sua səssualità ed è libero di frequentare chi vuole a prescindere dal səsso. Ma ad essere opposti non sono soltanto loro due ma anche tutto il loro mondo a partire dalle persone che li circondano, i valori e l'ambiente in cui sono cresciuti: ricchezza, genitori asettici e per niente amorevoli per uno; vita in campagna, nonni dolcissimi e super tenerelli per l'altro. (Che patatoni i nonni 🤧❤️) Una delle frasi che mi ha colpita molto, infatti, è proprio questa:

«Sei cresciuto in un posto bellissimo. In mezzo alla natura, con persone che ti amano più di loro stesse.» C'era una punta di sofferenza nel suo tono. «I soldi non possono comprare queste cose.»

Perché non soltanto il nostro Travis deve combattere ogni giorno per nascondere la sua sessualità, ma anche con una madre despota, paranoica e troppo assillante che pensa soltanto alla sua carriera; e ad un padre famoso, praticamente inesistente, tranne che verso la fine del romanzo.

Quindi che dirvi ragà, come si fa a non amare Travis? COME? Non so bene come spiegarvi quello che penso di lui perché la sua dolcezza e timidezza, il suo arrossire per le cose più piccole, sarebbe capace di far bollire persino Urano 🤣 (si ve lo avevo già detto 😝)

Ovviamente anche Dylan è un bellissimo personaggio con la sua dose di sofferenze. Ho sicuramente amato il suo carattere e il non fermarsi davanti alle apparenze e reputazioni, in quanto Travis ha quella di essere il ragazzo omofobo della Fallwood University, e, di conseguenza il suo peggior nemico. Quindi GRAZIE Dylan per non esserti arreso nonostante i tentativi intimidatori del nostro giocatore muscoloso che parla baskettese 🤣❤️

Rimanendo ancora un po' in tema "personaggi" quello che salta subito all'occhio sono i metodi inusuali utilizzati da Travis per superare l'ansia: risolvere esercizi di matematica (io come Dylan: 😱), lavare i piatti, cucinare e, ovviamente, il basket 🤣. Inoltre sappiamo che Dylan si è preso le sue "prime volte" MA CHE AVETE CAPITO? IO PARLAVO DI CAVALLI E CANI!!! Infatti Dylan è molto bravo a cavalcare perché ci andava già da bambino.. pensate che riuscirà a insegnarlo anche a lui? Boh, leggetelo. (Anche per sapere del cane.)

Passiamo allo sport. Beh che dire, ogni volta che si parla di "sport romance" penso automaticamente ad Alessandra. Perché? Perché sa equilibrare perfettamente lo sport e la parte romantica. Come in Home Team, anche qui è molto presente e scritto bene. Quello che ho apprezzato di più è la veridicità delle partite stesse senza gli inutili e surreali power-up improvvisi o botte di c*lo in cui si vince sempre (scusate il franchismo 🤣) quindi TOP. Anche per l'utilizzo della lingua baskettese che, per chi non conosce, tipo io, ci sono le note che ci spiegano i vari termini tecnici di questo sport che, credetemi, non sono così scontate né la presenza di questi termini né la spiegazione, in quanto, in molti libri del medesimo genere non vengono nemmeno citate.. Ma oltre tutto questo, conosciamo anche la realtà professionistica e di quanto sia fondamentale per Travis e per l'accettazione della sua sessualità...

Paul, suo compagno di squadra, si è rivelato un vero amico che, proprio come Dylan, è riuscito ad andare oltre le apparenze e la reputazione... Bravo Paul 🤧💘

L'argomento "amicizia" è scritto molto bene. Mi ha fatto provare una sorta di nostalgia per quell'amicizia così forte e intensa che difficilmente si trova e si prova. (Qui c'è stato qualcosa che non mi ha convinta del tutto ma parlandone con Alessandra mi è stato tutto molto più chiaro)

Mi è piaciuto molto, inoltre, quando, ad un certo punto, ho trovato il termine "Outing" invece di "coming-out forzato" che significa fare una specie di "coming-out" di un'altra persona, senza alcun tipo di consenso di quest'ultimo. Inutile dire che ho goduto parecchio perché non è così scontato come può sembrare.

Per concludere voglio dirvi che è stato davvero bello rincontrare Drew e Grey in questo libro e di aver conosciuto Travis e Dylan perché sono speciali e meritano di essere letti e amati. (Travis mi mancherà in modo particolare 🤧). Grazie Ale ❤️

"Era un muro impenetrabile, chiudeva le emozioni a doppia mandata e permetteva a pochi eletti di conoscere davvero i suoi pensieri e i suoi sentimenti."

"Il peso era ancora nel torace, spesso come una catena d'acciaio, e stringeva fino a privarlo del fiato. Era il peso delle menzogne, di tutte le verità che nascondeva a sua madre e a suo padre. Perfino a se stesso."

"L'espressione di quel ragazzo era astuta, furba. Sembrava che gli avesse scoperchiato il cranio e ci avesse frugato dentro per tirare fuori ciascuno dei suoi segreti. Era come se quello sguardo affilato avesse reciso il velo delle sue bugie, fino a rivelare la verità."

"Prima o poi la verità sarebbe affiorata, anche se l'aveva lasciata sprofondare sott'acqua nella speranza di renderla introvabile."

"Lo sguardo di Dylan gli bruciava la pelle come punteruoli roventi. Gli occhi di quel ragazzo davano l'idea di poter bucare l'anima."

"Quel segreto era diventato troppo ingombrante, un fottuto elefante in una stanza, e tenerlo a bada era sempre più difficile. Sobbolliva in superficie e, guardando bene, chiunque se ne sarebbe accorto."

"Lui non era un animaletto da accudire, o un povero barbone affamato. Non aveva bisogno della compassione di nessuno."

"Era più semplice indossare una maschera, fingere di essere un'altra persona, trattare tutti di merda per allontanarli."

"Lui desiderò aggrapparsi a quella presa, perché stava affondando in un mare di petrolio denso e oscuro."

"Forse era una persona molto sola e non sapeva come affrontare la faccenda. Forse aveva bisogno di qualcuno che gli tendesse una mano e gli impedisse di affogare."

"Si sentì come se avesse infilato le mani nella sua anima e l'avesse rimescolata. Fu una sensazione spiacevole."

"Alcune persone, semplicemente, non volevano essere salvate."

"Era bello vivere indossando la propria pelle, e non quella di un impostore."

"Era imprigionato, costretto a vagare in un tunnel oscuro e agghiacciante. Cercò una via d'uscita, ma non la trovò. Le pareti di quel tunnel si chiusero su di lui."

"Gli aveva offerto aiuto senza chiedere nulla in cambio. Come se gli importasse qualcosa di lui o della sua situazione."

"Era una cazzata, lo sapeva. Ma quali scelte aveva? Continuare su quella strada lo avrebbe annientato, a lungo andare. Lo stava già facendo: si stava riducendo in brandelli nel tentativo di reprimersi."

"Sembrava un fiume che esonda dagli argini, come se avesse sigillato a lungo quelle emozioni e finalmente stesse dando loro una voce."

"Aveva respirato. Poi, però, era tornato alla vita di tutti i giorni: a raccontare bugie, a plasmare una maschera dietro cui nascondere le innumerevoli crepe. A evitare di vivere sul serio per paura di essere scoperto."

"La miccia di un odio corroborante si era già accesa e brillava incontrastata in tutto quel buio."

"Seppellito nell'ombra, non venne sfiorato dai raggi caldi. Era come se la sua fortezza inespugnabile lo proteggesse da quel tepore gentile."

"Un'ondata di odio devastante lo faceva a pezzi. Voleva urlare, ma era costretto a serrare i denti fino a sentirli scricchiolare."

"Era sempre stato molto empatico, molto sensibile, eppure non aveva mai provato una connessione tanto forte con le emozioni di qualcun altro."

"La rabbia e l'odio lo avevano scosso come un terremoto di elevata magnitudo, provocandogli nuove crepe."

"Il desiderio di vivere, anziché sopravvivere, era stato così violento da mandargli in cortocircuito il cervello."

"C'era fascino nella notte, nella luce argentea e delicata della luna, nelle stelle che pulsavano. Amava osservarle, sfiorare le costellazioni con lo sguardo per sentirsi meno solo nell'universo. Ma la notte era buia. E silenziosa. Durante la notte, il coraggio veniva meno e i pensieri più cupi prendevano il sopravvento."

"Si massaggiò il petto, anche se non poteva spegnere quella sofferenza che gli bruciava lo sterno."

"Voleva strapparsi la pelle dalle ossa, trapiantare la sua anima in un corpo che funzionasse nel modo giusto. Che non fosse difettoso. Ma lui era così e non poteva cambiare la sua natura. Non importava quanto ci provasse."

"L'amore non è mai sbagliato, Travis. Amare qualcuno è la cosa migliore che possa capitarti. E non importa il colore della pelle, l'età o il sesso."

"L'amore è un sentimento così forte che ti permette di vedere l'anima delle persone. È di quella che ti innamori. Cosa importa che sia di un uomo o di una donna?"

"Era una boccata d'aria fresca. Era come il primo respiro dopo essere stati sott'acqua. Come la brezza gentile in una giornata di agosto."

"C'era così tanto amore in quelle parole... Lo percepì come un raggio di sole sul viso."

"Era cresciuto nella fortezza della sua camera, con una palla tra le mani e la matematica a risolvere il caos della sua mente. Nessuno lo amava per com'era davvero, ma solo per quello che poteva diventare grazie al basket."

"Quella notte poteva essere chi voleva. Forse, per quella notte soltanto, poteva essere libero."

"Si sentiva malissimo, ma non era un dolore fisico. Strisciava dentro di lui come un serpente pronto ad azzannarlo."

"Quel ragazzo lo rendeva debole, gli stava permettendo di essere libero per la prima volta nella sua vita."

"Il bisogno di sentirlo ancora più vicino era stato fortissimo. Quell'assaggio non gli era bastato. E, proprio per quel motivo, desiderava fuggire lontano da lui. Ma allo stesso tempo non ci riusciva. Non poteva."

"Desiderò aprirsi la gabbia toracica, afferrare quel muscolo idiota e lanciarlo lontano per non sentirlo battere tanto veloce."
"C'era fascino nella notte, nella luce argentea e delicata della luna, nelle stelle che pulsavano. Amava osservarle, sfiorare le costellazioni con lo sguardo per sentirsi meno solo nell'universo. Ma la notte era buia. E silenziosa. Durante la notte, il coraggio veniva meno e i pensieri più cupi prendevano il sopravvento."
"Era stato come un fuoco impossibile da domare. La miccia era stata appiccata e in breve aveva ruggito come una fiamma, arrampicandosi sul suo corpo. Aveva divorato qualsiasi reticenza, riducendola a un mucchietto di cenere."

"L'avrebbe contaminato con i suoi problemi. Avrebbe soffocato il suo bagliore, perché non poteva dargli quello che meritava e alla lunga lo avrebbe logorato."

"Pensava che fosse la compagnia di una persona a fare la differenza. Invece scoprì che era l'assenza di una persona a cambiare le cose."

"Desiderava liberarsi di quelle catene, essere se stesso, per la prima volta nella sua esistenza."