Recensione: La camera azzurra di Georges Simenon

~ ๐™๐™ž๐™ฉ๐™ค๐™ก๐™ค: La camera azzurra
~ ๐˜ผ๐™ช๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™š: Georges Simenon
~ ๐™๐™ง๐™–๐™™๐™ช๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š ๐™™๐™ž: Marina Di Leo
~ ๐™€๐™™๐™ž๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™š: Adelphi
~ ๐™‚๐™š๐™ฃ๐™š๐™ง๐™š: Narrativa, Mistero
~ ๐˜ผ๐™ฃ๐™ฃ๐™ค ๐™ฅ๐™ช๐™—๐™—๐™ก๐™ž๐™˜๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š: 1964
~ ๐™‹๐™–๐™œ๐™ž๐™ฃ๐™š: 153
~ ๐™‡๐™ž๐™—๐™ง๐™ค ๐™ž๐™ฃ ๐™ช๐™ฃ๐™– ๐™ฅ๐™–๐™ง๐™ค๐™ก๐™–: Inaspettato

"Sei cosรฌ bello" gli aveva detto un giorno Andrรฉe "che mi piacerebbe fare l'amore con te davanti a tutti...". Quella volta Tony aveva avuto un sorriso da maschio soddisfatto: perchรฉ era ancora soltanto un gioco, perchรฉ mai nessuna donna gli aveva dato piรน piacere di lei.

Solo quando il marito di Andrรฉe era morto in circostanze non del tutto chiare, e Tony aveva ricevuto da lei il primo di quei brevi, sinistri biglietti anonimi, solo allora aveva capito, e aveva cominciato ad avere paura.

Ancora una volta, nel suo stile asciutto e rapido Simenon racconta la storia di una passione divorante e assoluta, che non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Anzi, lo ripete.

Recensione: La camera azzurra di Georges Simenon
A volte le parole hanno piรน potere di quanto immaginiamo e questo libro ne รจ una prova.

Ciao a tutti ragazzuoli โ˜• oggi vi porto la recensione di questo romanzo mistery "La camera azzurra" un titolo colorato come le canzoni attuali di Sanremo (lo state vedendo? Canzoni preferite? ๐ŸŽผ)

Tutto succede il 2 agosto in una camera azzurra di un hotel, quando due amanti non si rendono conto, a pieno, che cosa stanno facendo, o meglio, lui non se ne rende conto non dando peso alle parole che la sua amante gli sta rivolgendo, infatti proprio da queste parole che lรฌ per lรฌ, sono sembrate banali e senza senso nascondono, invece, il preludio alla catastrofe.

Scrittura abbastanza scorrevole anche se all'inizio bisogna ambientarsi bene al tipo di narrazione perchรฉ alterna i dialoghi del presente, con i vari personaggi dell'interrogatorio quali: psicologici, poliziotti, avvocati e giudici; e le scene dei fatti realmente accaduti fra Tony e Andrรฉe. 

Questo รจ uno dei tanti esempi di amore tossico, in cui i soggetti farebbero di tutto per soddisfare il loro bisogno malato e ossessivo di possedere un'altra persona, in questo caso, che sia in vita o nella morte.

Sinceramente sono rimasta un po' stupita da suo fratello e da tutti quelli che sapevano cosa stavano facendo quei due, ma nessuno che abbia avuto il coraggio di prenderlo da parte, soprattutto suo fratello, e dirgli che stava facendo una cazzata, ma perchรฉ??

Devo ammettere che sono stata molto felice per il finale, cioรจ, non per la povera Gisรจle, ovviamente, che speravo sarebbe sbucata fuori prima o poi.. ma perchรฉ nonostante tutto credo che lui non fosse il colpevole ma, in qualche modo, lui sapeva esattamente che cosa stava succedendo, date le troppe coincidenze..

Per la scatola di cacao non vi farรฒ ulteriori spoiler oltre il fatto che non contiene cacao ๐Ÿ˜† per il resto dovrete leggere libro che consiglio soprattutto a chi sono piaciuti libri come "Follia" di Patrick McGrath e "La vegetariana" di Han Kang.

citazioni La camera azzurra di Georges Simenon
"Com'รจ diversa la vita nel momento in cui la si vive e quando la si analizza a distanza di tempo!"

"Lโ€™aveva amata davvero, sia pure a modo suo. Non certo a parole, nรฉ con grandi effusioni, perchรฉ era uno che si teneva tutto dentro."

"ยซโ€ฆ Mi sentivo in debito con lei. Chiedo scusa per il paragone, che non รจ del tutto appropriato: quando un gatto smarrito la segue miagolando da far pietร  e poi si piazza davanti alla sua porta senza allontanarsene piรน, lei non si sente responsabile di ciรฒ che potrebbe succedergli?ยป"

"Le parole non avevano piรน senso. E invece era proprio di questo che continuavano a occuparsi tutti con una solennitร  quasi ridicola: di cose che non esistevano, di un uomo che esisteva ancor meno."

"In quel momento tutto era vero, perchรฉ viveva ogni cosa cosรฌ come veniva, senza chiedersi niente, senza cercare di capire, senza neppure sospettare che un giorno ci sarebbe stato qualcosa da capire."