~ 𝙏𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤: Da qualche parte al di là del mare
~ 𝘼𝙪𝙩𝙤𝙧𝙚: TJ Klune
~ 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞: Benedetta Gallo e Paola Molica
~ 𝙀𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚: Oscar Vault
~ 𝙎𝙚𝙧𝙞𝙚: Cerulean chronicles #2
~ 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚: Fantasy, LGBT, Young Adult
~ 𝘼𝙣𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: 2024
~ 𝙋𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚: 460
Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita.
È il direttore di uno strano orfanotrofio su un'isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell'isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb.
Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l'arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?
Ciao a tutti, patati 💜
Eccoci qua, finalmente, con la recensione di questo libro super atteso e per il quale non avevo dubbi sul fatto che mi avrebbe fatto impazzire trattandosi di Klune. Purtroppo no, non è andata proprio così...
Premetto che il libro in generale mi è piaciuto, quelli brutti sono altri, ma molte cose mi hanno delusa non poco per come sono abituata alle storie incredibili di questo autore.
All'inizio della storia mi stava piacendo davvero molto, la questione dell'udienza e la rabbia di Arthur sono state pura gioia per le mie sinapsi. Ma dalla metà in poi siamo tornati al volume precedente La casa sul mare celeste, in quanto le dinamiche sono state sempre le stesse con due enormi differenze, ovvero la Umbridge (l'ispettrice) al posto di Linus e l'aggiunta di un nuovo bambino. Perché la Umbridge? Perché dovete sapere che l'autore, nei ringraziamenti, ha deciso di essere un "anti-Rowling" per la sua palese avversione per le persone transessuali. Ed io sono assolutamente d'accordo al voler combattere questo tipo di "battaglie" possibilmente però, senza scopiazzare i suoi stessi personaggi (come anche la fine che farà il suddetto pg.) 🤦🏻♀️ ovviamente questo viene specificato solo nei ringraziamenti ma, che il personaggio fosse quello, si capisce già da pagina 1 della sua apparizione. Constatare ciò mi ha DAVVERO delusa perché ho sempre trovato nelle storie di Klune "l'originalità" di trasformare qualunque cliché in opere d'arte nonché pg sempre originali e mai banali, non a caso è uno dei miei autori preferiti. Qui però mi è sembrato tutto molto forzato.
Comunque per rimanere in tema dei personaggi scopiazzati (non ricordo se anche ne "La casa sul mare celeste" era così) ma quel "oh mannaggia" di Arthur mi ha ricordato tremendamente Johnny Depp e Lucy mi è tanto sembrato Bart Simpson 🤣...
Ma passiamo a cose più serie...
Lucy, che era sicuramente il mio best character nel primo volume, complice il fatto che fosse quello più bisognoso di affetto e protezione ma che, devo ammettere, la ripetizione delle stesse scene e dinamiche, mi hanno stancata e fatto rivalutare gli altri personaggi che vengono abbastanza bistrattati a favore suo (perché andiamo, chiunque risponde con "Lucy" alla domanda "chi è il tuo preferito?". Anche per me era così). Non so se fosse una cosa voluta oppure no, comunque posso solo affermare con certezza che tutti i bambini sono meravigliosi e quelli che ho apprezzato maggiormente sono Sal e Pee a cui, finalmente, è stato dato il giusto spazio. Anche perché a forza di ripetere gli stessi personaggi avevo persino dimenticato qual'era la particolarità di Sal, giusto per farvi capire....
Come già detto, le dinamiche le ho trovate troppo ripetitive tanto che mi sembrava di non andare mai avanti. Tra l'altro succedono cose esageratissime e veramente poco credibili...
⚠️ SEMI-SPOILER ⚠️
Come tutta la parte della gita in barca e il fatto che la Umbridge (l'ispettrice) si sia bevuta che David non fosse un bambino quando, palesemente, nell'udienza viene fuori il suo nome come uno dei loro bambini..... Vabbè, facciamo finta di crederci 😅
⚠️ FINE SPOILER ⚠️
Ma quello che veramente mi ha fatto venire una gran voglia di lanciare il libro dalla finestra è quando la Umbridge (l'ispettrice) dice a Sal (versione cane) che non deve entrare in casa perché i cani sono sporchi........
MA TI ASCOLTI??????
Ora.... Voglio anche capire che quando si vuole far passare un personaggio per "cattivo" è ben accetto tutto... PERÒ qui si sfiora il ridicolo considerando che stiamo parlando di una casa abitata da una gnoma, una gelatina tentacolare, una specie di drago (scusa Theodore, ti regalerò un bottone per questa mia maleducazione💧) ed uno yeti, fa veramente pena sentire una cosa del genere solo perché "eh ma lei è cattiva", no ragà 🤦🏻♀️.
Questa, diciamo, è stata un po' la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in quanto è vero il detto "chi si accontenta gode" ma non mi basta il nome di un autore per dare automaticamente 5⭐. Perché parliamoci chiaro, mi sono anche emozionata eh, in qualche capitolo, ma purtroppo non è rapportato alle volte che ho pensato "ma quando finisce?".
Quindi eccoci qua, ovviamente questo era il mio personale parere sul libro che, ripeto, non è brutto ma da un autore del genere mi aspettavo veramente TANTO altro.
"La fiducia, Arthur lo sapeva bene, era un tesoro che era facile farsi scappare, spesso senza una ragione precisa. E questo tesoro in particolare era una cosa fragile, un frammento di vetro sottile che poteva frantumarsi in un soffio."