Recensione: Try me: Sfidami di Neve Wilder

~ 𝙏𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤: Try me: Sfidami

~ 𝘼𝙪𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚: Neve Wilder

~ 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞: Daniela Rossetti

~ 𝙀𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚: Self-published

~ 𝙎𝙚𝙧𝙞𝙚: Extracurricular Activities #2

~ 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚: LGBT, Erotico

~ 𝘼𝙣𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: 2020

~ 𝙋𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚: 338

Due rivali. Un tirocinio in giurisprudenza. Un sacco di attività discutibili.

Non è stato sempre così tra di noi

Da ragazzini eravamo migliori amici.

Competitivi? Sì.

Scapestrati? Decisamente.

A nessuno dei due piaceva perdere.

L’attrazione irresistibile, invece?

Quella sì che è una novità.

L’odio nei suoi occhi?

Anche quello.

Dovrei lasciar perdere.

Scorre troppo cattivo sangue tra le nostre famiglie. Tra noi.

Ma non ci riesco.

E nemmeno lui, credo.

Ora, puntiamo entrambi allo stesso tirocinio.

Se pensa che farò un passo indietro, si sbaglia di grosso.

Già una volta ho perso tutto.

Non lascerò che accada di nuovo.

Avanti. Sfidami.

Ciao a tutti, patati 💜

Come mi era stato anticipato, questo volume è diverso rispetto al precedente volume (Want me), oltre che per il doppio pov, perché qui la relazione dei due protagonisti è più lenta, anche se la tensione fra i due è palpabile già da subito, dando priorità alla trama, tra l'altro anche coinvolgente a tratti dolorosa. L'ho preferito anche perché ha tutti i trope che adoro come il fatto di essere amici d'infanzia, di essere rivali e la presenza, seppur minima, dello sport, basket in questo caso.

Mark Farrow e Chet Aaron Pynchon erano migliori amici da quando erano piccoli per l'amicizia dei loro padri, rispettivamente Gordon e Alan, nonché soci di un'importante società di investimenti. Almeno fino a quando un litigio ed uno scandalo li ha separati irrimediabilmente, rimettendoci la loro amicizia.

Tra i vari temi trattati, quello più importante ed evidente è la differenza di vita di due ragazzi che, grazie/a causa dei loro padri, si sono ritrovati così:

"Ero nato con niente e mi ero ritrovato con tutto. Chet era nato con tutto e si era ritrovato con niente."

La sua storia, infatti, mi ha commossa per la forza e il coraggio che ha dovuto tirare fuori per sopravvivere all'improvviso crollo di tutte le sue certezze, nonostante tutti lo avessero abbandonato a se stesso, anche e soprattutto a quelle economiche per il quale ha fatto delle scelte molto discutibili. Anche se, per tutto il tempo, ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa sotto riguardo il padre, ma a quanto pare non è stato così (quella sensazione, però, ancora ce l'ho!). Al momento lo ritengo il miglior personaggio della serie (anche se ne ho letti solo 2 🤣) perché si, ragà, i characters così mi fanno sciogliere. Nulla togliere a Mark ma lui, LUI!

Devo dire che mi aspettavo qualcosina di più su Cam, visto che è stato nominato tantissime volte, quindi niente, dovrò aspettare di leggere "Teach me" per saperne di più 🤣

Adoro la scrittura di questa autrice. Adoro la sua ironia e le sue dettagliate scene spicy che sono tra le migliori che abbia mai letto. Anche se, due "scenette" sono palesemente scopiazzate da Want me, che non posso dire perché, oltre che essere spoiler, c'è un ban a vita assicurato 🤣. Ho riscontrato alcuni errori tipo 'capacitò', 'versi' invece di 'verso', o frasi senza senso tipo "assaporai il sapore" o "tra le ch!appe del cul0" perché quante altre ch!appe esistono? 🤣 e tante altre che potrei farci un collage...

Comunque per me il libro finisce con il capitolo 33 perché l'epilogo, che era pure iniziato bene, non si può leggere, cioè neanche Fantozzi avrebbe una dimenticanza simile 🤣

Ho dato 4⭐ invece di 3.5 più che altro per i personaggi, perché, nonostante le alte aspettative, mi è piaciuto poco di più rispetto al primo, sinceramente mi aspettavo qualcosa di più, inoltre gli errori non hanno aiutato.

Fatemi sapere cosa ne pensate, senza insultarmi, possibilmente 🤣💜

"Non riuscii a non provare una fitta al cuore ascoltando il suono della sua vita che andava a rotoli."

"I miei muscoli erano come cavi scoperti e, in ogni punto in cui la nostra pelle si incontrava si apriva una ferita."

"Avevo il terrore persino di respirare, timoroso che la vicinanza dei nostri corpi accendesse una miccia, tanta era l'elettricità che vibrava tra noi."

"Il mio sguardo era saettato su di lui come un lampo attirato dall'unico albero in un campo aperto, insieme alla conseguente elettricità che mi serpeggiò dentro."

"Il ragazzo per cui mi ero preso una cotta prima ancora di capire cosa significasse avere una cotta. Il primo ragazzo per cui mi ero masturbato. Il primo che avevo desiderato baciare. Il primo che mi aveva toccato esattamente come volevo essere toccato, cazzo. L'unico ragazzo che mai avrei potuto avere."

"Volevo odiarlo. Erano anni che ci provavo. Eppure, nemmeno in quel momento riuscivo a farlo. Quello era il massimo a cui potevo spingermi."

"Come tante volte avevo fatto, mi domandai cosa sarebbe successo se poi nient'altro fosse stato più soddisfacente, se ero fottuto perché desideravo baciarlo, fottuto perché in quel momento mi stava facendo impazzire, persino dopo tutto quello che era successo, persino per la persona che era."

"Per quanto volessi guardarlo male, non ci riuscii. Era sempre stato bravo a smontarmi con un commento fuori dagli schemi."

"Era difficile guardarlo. Continuavo a farlo con brevi occhiate, come quando si evita di guardare il sole perché fa male agli occhi."

"Avevo paura che nient'altro avrebbe mai retto il confronto e che non avrei potuto avere tutto questo per sempre. Forse, però, anche solo per un po' sarebbe bastato."

"Le cose che mi mancavano di più erano intangibili. Occasioni e opportunità che erano svanite nel nulla."

"A dire il vero non sarei mai voluto andare via. Mi ero del tutto dimenticato che c'era un mondo al di fuori di quelle quattro mura, e non avevo fretta di ricordarlo."

"Quel complimento sussurrato rimase impresso nella mia mente come il contorno del sole dopo che lo si è guardato."

"Lo desideravo di continuo, volevo che tra noi fosse così per sempre. Il nostro amore sregolato e sconsiderato, il modo in cui occupava una parte della mia mente come se avesse comprato casa lì e l'avesse ridipinta. Lui mi conosceva bene e mi desiderava nonostante tutte le mie idiosincrasie."

"Appoggiò la mano sulla mia spalla e tornammo dentro. Credevo fosse un gesto d'affetto, ma era più un timone, come se volesse guidarmi dove voleva lui."

"Non ti ho mai chiesto di sacrificarti per me perché non ho mai voluto che lo facessi."

"Avrei voluto ridargli indietro la sua casa di famiglia e il suo Charger. Dargli il suo ruolo nella squadra di basket dell'università che era stato costretto a rifiutare. Ma più di tutto, avrei voluto tornare indietro nel tempo e fermare suo padre dal dire si quando avrebbe dovuto dire no. Farlo smettere di prendere, perché avrebbe dovuto solo essere grato per tutto quello che gli era stato dato."

"Quella era la cosa che mi spaventava dell'amore. Era imprevedibile e insondabile, e quando si era in equilibrio sulla corda tesa dell'amore, l'unica cosa importante era quanta fiducia si riponeva sulla persona che camminava insieme a te."

"Hai detto che mi avresti sempre fatto entrare. Hai detto che non eri capace di non farlo. Era una cazzata oppure no? Tentai di nascondere la disperazione nella mia voce, ma trasudava a ogni parola."

"Non c'è una versione perfetta di niente. Facciamo tutti del nostro meglio e ci sono tanti fattori che influenzano il significato che il nostro meglio ha per ciascuno di noi."

"Era rimasto al mio fianco anche quando la nostra relazione aveva minacciato il suo futuro. Continuava a farmi spazio nella sua vita anche quando non serviva i suoi migliori interessi."

"Un brusco scossone nella vita non sia una debolezza di cui vergognarsi, o una pecca permanente, ma piuttosto qualcosa che forgia la persona e la rende più forte."

"Non tutto era filato liscio nella mia vita, molte cose però si, ed erano abbastanza da non farmi sentire la mancanza di ciò che non aveva funzionato."