Recensione: Teach me: Insegnami di Neve Wilder

~ ๐™๐™ž๐™ฉ๐™ค๐™ก๐™ค: Teach me: Insegnami
~ ๐˜ผ๐™ช๐™ฉ๐™ง๐™ž๐™˜๐™š: Neve Wilder
~ ๐™๐™ง๐™–๐™™๐™ช๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š ๐™™๐™ž: Monica Lombardi
~ ๐™€๐™™๐™ž๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™š: Self-published
~ ๐™Ž๐™š๐™ง๐™ž๐™š: Extracurricular Activities #4
~ ๐™‚๐™š๐™ฃ๐™š๐™ง๐™š: Erotico LGBT
~ ๐˜ผ๐™ฃ๐™ฃ๐™ค ๐™ฅ๐™ช๐™—๐™—๐™ก๐™ž๐™˜๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š: 2024
~ ๐™‹๐™–๐™œ๐™ž๐™ฃ๐™š: 275

Due sconosciuti. Un incontro segreto. Unโ€™intensa alchimia proibita.

Doveva essere un brivido anonimo, alimentato da puro desiderio sessuale.
Nessun impegno, solo la fuga che cercavamo entrambi.

L'ultima cosa di cui ho bisogno sono delle complicazioni, soprattutto da un incontro occasionale. Questo era il piano.

Il problema รจ che, ora, non รจ piรน solo il tizio di una notte che non riesco a dimenticare. รˆ nel mio corso. Alla cattedra, per la precisione. A quanto pare, la vita ha in serbo per me delle lezioni inaspettate, e il mio professore ha in mano il programma.

Allโ€™improvviso, quello che doveva essere semplice non lo รจ piรน.

Il nostro legame รจ troppo intenso, e la posta in gioco troppo alta โ€“ la sua carriera, il mio recupero, il futuro di entrambi.
Ogni lezione diventa una lotta contro la tentazione, ogni sguardo una scintilla che minaccia di accendersi.

Sappiamo che รจ da incoscienti, ma lโ€™attrazione tra noi รจ irresistibile. E io mi trovo a combattere non solo con i fantasmi del passato, ma anche con la paura che tutto ciรฒ che ho ricostruito con grande fatica potrebbe crollare.

Lui ha tutto da perdere, e anchโ€™io. Ma quando cedere sembra la cosa piรน giusta da fare, andarsene diventa il test piรน difficile di tutti.

Ciao a tutti, patati ๐Ÿ’œ

Eccoci qua con questo volume conclusivo (per ora) di questa serie che mi ha fatto ridere e piangere in varie gradazioni, oltre i bagni ghiacciati necessari per calmare i bollori ๐Ÿ˜‚ ma siamo qui per parlare di questo volume.

Rispetto agli altri, la scelta dei protagonisti mi ha fatto storcere il naso, poichรฉ la Wilder ci aveva abituati a personaggi che giร  conoscevamo almeno un minimo. Qui, invece, incontriamo Grandy, un professore dell'universitร  dei nostri ragazzi, che inizierร  una relazione clandestina con Cameron. Che non รจ necessariamente un male ma, personalmente, questa scelta non รจ stata la migliore, in quanto meno coinvolgente degli altri protagonisti. Togliendo Cam che, abbiamo grossomodo giร  visto, ho apprezzato scoprirlo meglio, vedere le sue qualitร  e questo lato della sua vita e della sua personalitร , non soltanto droghe e overdose. Ma in modo troppo superficiale. Per tutto quello che ha passato mi aspettavo piรน profonditร  rispetto a questa tematica proprio perchรฉ รจ il punto focale che ha caratterizzato Cam dal principio.

Purtroppo รจ stato deludente e, per essere sinceri, quello che penso รจ che sia stato scritto in fretta e in furia perchรฉ, oltre il finale di cui vi parlerรฒ alla fine, anche la loro relazione, purtroppo, รจ insoddisfacente in quanto, essendo proibita, la vediamo soltanto attraverso questo velo di "nascondini" e tensione, ma quella vera e propria non ci ha dato il tempo di conoscerla perchรฉ il libro finisce.

Alcune parti sono state piuttosto cringe, come la cosa di inviare i propri "test" per messaggio ad uno sconosciuto o quel "baby" che ho trovato abbastanza insopportabile ๐Ÿ˜‚. Altre cose le ho trovate forzate e scopiazzate a Want me, tipo la "pausa" che non dura neanche cinque minuti o la vacanza con l'altro abbastanza surreale.

D'altra parte mi sono commossa, ad un certo punto, ritrovare tutti gli altri. Anche perchรฉ sono stati meno presenti, rispetto agli altri volumi, complice il fatto che li troviamo solo con pov di Cam.

Perรฒ il finale. Posso capire che, attualmente, รจ in stesura un volume dedicato ad Ansel (che sarร  conclusivo, probabilmente) e che sono tutti autoconclusivi, ma non giustifica questo finale-non finale troppo frettoloso. No ragร . Niente epilogo, niente riunione, ma cos'รจ??? Ma perchรฉ?? Deludente.

"Mi ero impegnato molto a non mentire piรน, soprattutto a me stesso. Era una bella sfida, perchรฉ tutti mentiamo a noi stessi costantemente."

"La mia mente era una distesa di ghiaccio in Siberia, con nessun pensiero coerente all'orizzonte. Solo un'infinita spianata bianca vuota."

"Il mio cervello era fritto per l'intensitร  con cui lo volevo, e mille minuscoli terremoti mandavano fremiti lungo tutti gli arti."

"Se ne andรฒ, lasciandomi appoggiato al muro, ancora mezzo svestito e un disastro, sia dentro, sia fuori."

"Personalmente, ho sempre pensato che ci siano due veritร  non negoziabili, nella vita: nessuno ne esce vivo, e nessuno diventa adulto senza alcuni pezzi rotti."

"A volte mi sembrava che il loro amore fosse una gabbia per la quale ero diventato troppo grande, ma in cui mi sforzavo di entrare ancora ogni volta che passavamo del tempo insieme. Una gabbia piena di dovresti e devi, un insieme di criteri rispetto ai quali non sarei mai stato abbastanza."

"Fisicamente parlando il ragazzo che mi guardava non era molto diverso da quello che, al liceo, lottava contro i propri desideri e cercava caparbiamente di ignorarli."

"Una sera, due sere, dieci, venti. Ho perso il conto, ho perso il senso del tempo, ho perso me stesso, chiunque fossi prima di cominciare."

"Spostai lo sguardo dallo specchio sopra al comรฒ ai punti di riferimento familiari della mia giovinezza. Era come una capsula del tempo. Niente era cambiato, eppure, dentro di me, era cambiato tutto. Non ero piรน la stessa persona che un tempo viveva lรฌ."

"A volte sembra che voi siate dipendenti da questa narrativa della dipendenza a cui vi siete affezionati."

"Non riuscivo a far loro capire che, come ogni altra cosa, la dipendenza non era bianco o nero. Che una persona poteva attraversare un periodo difficile, toccare il fondo, e poi riprendersi. Che c'erano persone che, una volta superate le crisi di astinenza, non facevano un'enorme fatica a evitare di ricaderci. Che poteva capitare di guardare nell'abisso, rendersi conto che anche l'abisso ti guardava, e non avere mai piรน il desiderio di riavvicinarsi all'orlo del precipizio."

"ยซNon sei un compito da completare o qualcosa di cui devo occuparmi. Non sei un peso.ยป"

"ยซA volte qualcosa di ridicolo รจ esattamente quello di cui abbiamo bisogno.ยป"

"Il desiderio egoistico di fermare il tempo e lasciare che il mondo girasse senza di noi. Anche se sapevo che era impossibile."

"Pensi che Clark Kent sia mai stato infastidito dall'essere Superman? O dalla dicotomia tra chi era rispetto a chi fingeva di essere? รˆ quella la premessa dei supereroi, no? Hanno due identitร : il supereroe e il cittadino, entrambi rispettati e amati, ma conosciuti davvero da pochi. Io non sono un supereroe, niente del genere. Quando sono coi miei genitori, perรฒ, ho sempre l'impressione che a loro piacessi di piรน quando ero mascherato e che, se continuassi a indossare quel costume, tutto andrebbe meglio."

"ยซNon voglio ignorarti. Non credo che potrei neanche se volessi. E per me รจ giร  bello solo che tu sia qui.ยป"

"Sono contento di essere venuto qui. Non c'รจ nessun altro posto dove vorrei essere, e non voglio dimenticarmi questo momento."

"Mi ricordava che il tempo che passavamo insieme non era altro che frammenti di vite piรน ampie."

"Puoi negare una cosa finchรฉ vuoi, ma non significa che cesserร  di esistere, soprattutto quando si tratta di sentimenti."

"Le parole sono importanti, ma anche le azioni parlano a voce alta."

"C'รจ una bella differenza tra essere un bugiardo e tenersi delle cose per sรฉ perchรฉ non tutti meritano o hanno bisogno di conoscere i dettagli intimi della tua vita, finchรฉ non sei pronto a condividerli."

"Hai riportato in vita parti di me, aspetti di me che pensavo fossero spariti da tempo, risvegliato possibilitร  che non sapevo esistessero."

"Non sei piรน danneggiato del resto di noi. Tutti lo siamo, in punti diversi. Forse tu e io abbiamo trovato il modo di completarci alla perfezione."

"Forse, un giorno, sarebbero riusciti a fidarsi di nuovo e a rispettare la persona che stavo diventando, invece di quella che ero stato."