Recensione: Kiss and Cry di Keira Andrews

~ π™π™žπ™©π™€π™‘π™€: Kiss and Cry
~ 𝘼π™ͺπ™©π™§π™žπ™˜π™š: Keira Andrews
~ 𝙏𝙧𝙖𝙙π™ͺπ™―π™žπ™€π™£π™š π™™π™ž: Ilaria D'Alimonte
~ π™€π™™π™žπ™©π™€π™§π™š: Triskell Edizioni
~ π™‚π™šπ™£π™šπ™§π™š: Sportivo, LGBT
~ π˜Όπ™£π™£π™€ π™₯π™ͺπ™—π™—π™‘π™žπ™˜π™–π™―π™žπ™€π™£π™š: 2022
~ π™‹π™–π™œπ™žπ™£π™š: 288

Henry

Tutto Γ¨ facile per Theodore Sullivan, che si tratti di eseguire salti o di vincere i campionati mondiali di pattinaggio di figura. Tutti lo amano: giudici, fan, allenatori.

Io lo odio.

Solo che sta succedendo una cosa davvero strana. Sbirciando sotto la sua facciata spensierata, sto scoprendo che in Theodore c’Γ¨ molto piΓΉ di quanto avessi immaginato.

Questo Γ¨ un errore. Non posso fidarmi di lui.

Non posso innamorarmi.

Theo

Mia madre Γ¨ convinta che allenarmi con Henry Sakaguchi mi distrarrΓ  dalle Olimpiadi, ma non esiste proprio: quello Γ¨ noioso a livelli stratosferici, freddo come il ghiaccio. Sembra addirittura fatto di ghiaccio.

Ma quando ho bisogno di aiuto, lui c’Γ¨. Tenta di tenermi a distanza, ma Γ¨ inutile. È troppo gentile. Troppo generoso. È premuroso, bellissimo e sexy, e io non ho mai desiderato qualcuno di piΓΉ.

Potrei volere Henry piΓΉ di una medaglia d’oro.

Non mi starΓ² mica innamorando?

Ciao a tutti, patati πŸ’œ

Ma che bello raga! Davvero. Un esempio perfetto di sport romance dove si sente la passione, l'adrenalina, la paura del fallimento e tanto, tanto amore.

Adoro la scrittura di Keira, una delle mie autrici preferite di romance MM, con le sue storie e personaggi descritti davvero bene e mai banali. Il punto forte di questo romanzo, oltre la trama, sono i dialoghi. RAGA I DIALOGHI. Soprattutto ogni dialogo di Theodore. Ma Theodore? RAGA THEODORE. Ma quanto l'ho amato? - scusate l'assenza di oggettività - ma che personaggio è? Ha una bocca capace di una combinazione perfetta di sconcezze e dolcezze nella stessa frase. Gli scleri che avvengono nella sua testa sono micidiali, mi hanno fatto morir dal ridere 🀣 ma la sua dolcezza è qualcosa di meraviglioso, soprattutto nel mondo dello sport dove la competizione è al centro di tutto, lui ha saputo mettere l'amore al primo posto con la sua sincera felicità e orgoglio per i successi dell'altro. Lo amo.

Henry è un patatone molto paziente nell'ascoltare l'incessante chiacchiericcio di Theo, e ce ne vuole per quanto chiacchiera 🀣 Il suo trauma passato gli impedirà, però, di fidarsi fino in fondo. In realtà ho avuto il timore di rimanere delusa da questo suo "trauma" che veniva fuori spesso, perché capita, a volte, che questi "traumi" poi non sono un nulla di che, invece il dolore c'è ed è più che giustificato il suo comportamento di non fidarsi troppo. Oltre alla voglia omicida che ti fa venire 😀

Una narrazione davvero scorrevole ed un intreccio perfetto di sport e romance dove nessuno prevale sull'altro. L'unica cosa che mi ha un po' scombussolata sono stati i frettolosi cambi di dinamiche tra alcuni capitoli. Ma per il resto leggetelo raga, LEGGETELO!

"Quel che non capivano era che meno parlavi, meno probabilitΓ  avevi di dire la cosa sbagliata."

"Non eravamo mai diventati amici, ma ogni volta che ci incrociavamo lui era immancabilmente gentile, il che era ancora piΓΉ irritante perchΓ© mi rendeva piΓΉ difficile avercela con lui. In qualche modo, perΓ², ce la facevo."

"No, il motivo principale era che a lui veniva tutto facile. Non seguiva le regole scritte. Era famoso per saltare gli allenamenti. Per andare alle feste. Per prendersi gioco del duro lavoro vincendo comunque, grazie al suo innegabile talento naturale. Si prendeva gioco del sangue, del sudore e delle lacrime che io dedicavo al pattinaggio da tutta la vita."

"Ed era davvero bellissimo, come un quadro in un museo. Ma mentre lo guardavo avrei voluto che alzasse gli occhi, che mi raggiungesse e mi lasciasse entrare."

"La sua solida presenza mi rassicurava
come non credevo qualcun altro avrebbe saputo fare. Era un pensiero spaventoso, in realtΓ , che mi lasciΓ² quasi impietrito in quel vicolo."

"Avrebbe avuto tutto il diritto di dirmi di piantarla, ma si limitΓ² a tenermi stretto. Avrebbe dovuto essere umiliante, invece mi sentivo al sicuro."

"Mi aveva come infranto. O perlomeno aveva scalfito la superficie, e adesso ero come un recipiente che perdeva. Pensavo a lui costantemente. Non di batterlo, o quanto fosse irritante, o quanto lo odiassi."

"L'emozione sulla quale avevo fatto affidamento per tanti anni mi aveva abbandonato. Quell'odio irrazionale mi aveva sempre alimentato."

"Forse non avevo avuto una grande idea, in fondo. Ma Henry mi teneva per mano, quindi era chiaramente l'idea migliore nella storia delle idee."

"Era così bisognoso e disperato sotto quella scorza gelida, e l'idea mi stringeva il cuore in una maniera che non capivo. Era il mio più accanito rivale e non avrei dovuto volergli dare proprio nulla, se non il secondo posto."

"Mi era entrato sotto pelle e mi faceva perdere la testa."

"Sì, siamo pattinatori. Pattiniamo. È il nostro lavoro. Ma c'è un intero mondo al di fuori di questa pazza bolla."

"Si fece indietro, fissandomi con la sua tipica serietΓ . Il mio cuore sobbalzΓ² come un pesce appena pescato."

"Mi aveva giΓ  preso il viso tra le mani e mi stava baciando come se non ci fosse un domani. E non c'era davvero: ci sarebbero stati allenamento, concentrazione e competere al massimo delle nostre capacitΓ . E soltanto uno tra noi poteva vincere."

"Il solo rivederlo mi fece spuntare un gran sorriso. Ormai mi ero abituato ad averlo vicino. Senza di lui mi sentivo perso e nervoso. Non avevo mai sentito così tanto la mancanza di qualcuno."