Recensione: Militat Omnis Amans parte 1 di Ester Manzini

~ π™π™žπ™©π™€π™‘π™€: Militat Omnis Amans parte 1
~ 𝘼π™ͺπ™©π™§π™žπ™˜π™š: Ester Manzini
~ π™€π™™π™žπ™©π™€π™§π™š: Lux Lab
~ π™Žπ™šπ™§π™žπ™š: Ludus #1
~ π™‚π™šπ™£π™šπ™§π™š: Storico, LGBT, dramma
~ π˜Όπ™£π™£π™€ π™₯π™ͺπ™—π™—π™‘π™žπ™˜π™–π™―π™žπ™€π™£π™š: 2023
~ π™‹π™–π™œπ™žπ™£π™š: 310

Arminius Γ¨ uno schiavo con piΓΉ fuoco nelle vene che buon senso. Nella sua personale classifica dell’odio, i gladiatori sono giusto un gradino sotto i padroni che reggono l’estremitΓ  della catena che lo grava da quando Γ¨ bambino.

Tullius non Γ¨ un gladiatore, nonostante il marchio sul braccio e la spada nel pugno. Vorrebbe solo tornare a casa e dimenticare gli orrori che lo hanno gettato nella sabbia dell’arena. Ma per far ciΓ² ha una sola possibilitΓ : diventare il migliore.

Il ludus Γ¨ un inferno in cui entrambi annaspano e sprofondano. Non vorrebbero, non dovrebbero, ma si trovano ad aggrapparsi l’uno all’altro per non affogare.
Ma quando la giustizia viene calpestata, non resta altro che la vendetta.
La strada per la libertΓ  gronda sangue. Nonostante la paura e il pericolo che incombe in ogni ombra, saranno costretti a percorrerla.
Fino alla fine. Fino alla morte.

Buon pomeriggio patati πŸ’œ come anticipato nelle storie, eccoci qua con la recensione di Militat Omnis Amans parte 1 di Ester Manzini.

Questo libro non Γ¨ un romance, o meglio, Γ¨ un preludio a quella che sarΓ , forse, una bellissima e, purtroppo, anche dolorosa storia d'amore che dovrebbe essere sviluppata nel prossimo ed ultimo volume di questa serie. Di spicy c'Γ¨ ben poco e solo negli ultimi capitoli.

Essendo un romanzo storico ambientato a Ravenna nell'epoca dell'antica Roma, con gladiatori e schiavi, va da sé che sia abbastanza violento e crudo nelle descrizioni e in alcune scene. Ma, anche così, ti fa rimanere incollatə alle pagine, capitolo dopo capitolo, per la curiosità di scoprire cosa succederà ai nostri protagonisti.

Arminius e Tullius mi sono piaciuti molto. Nonostante la vita li abbia messi di fronte a tante angherie e situazioni terribili, la scintilla della speranza, la forza ed il coraggio di affrontare tutto a testa alta, non si Γ¨ spenta. Li ammiro molto.

Questo libro ha tutti gli elementi, per diventare uno dei miei preferiti, come lo slow burn, l'ambientazione storica, la relazione proibita e il "Damen Vibes" purtroppo, per me, alcune vicende vengono risolte troppo facilmente per come vengono presentate, risultando poco realistico. Vedremo con il prossimo volume come si evolverΓ  la faccenda perchΓ© ho aspettative molto alte.

Riguardo la scrittura ci sono termini specifici che si utilizzavano nell'antica Roma ma che, comunque, ci si abitua velocemente.

È un libro che consiglio ma non a tutti. Infatti attenzione perché contiene violenze, torture, morte e tanto sangue...

"Sono quindici anni, tre mesi e otto giorni che aspetto questo momento senza neanche saperlo. PerchΓ© morirΓ² forse, ma da uomo libero."

"I medici dell'impero somministravano oppio a chiunque ne facesse richiesta. Bastava un assaggio, sosteneva, per generare una frenesia nel paziente. Ne avrebbe voluto ancora. Subito. La libertΓ  dava una dipendenza ancora piΓΉ eclatante."

"Quel sorriso che non aveva mai perso, una scintilla di ostinato attaccamento alla vita che gli faceva brillare gli occhi e gli dava la forza di consolarlo."

"Sei il migliore di noi due. Persino adesso il tuo unico pensiero Γ¨ tendermi la mano e assicurarti che io sia ancora incolume."

"La sua nuova padrona lo avesse abbandonato lì di proposito, senza premurarsi di toglierlo dallo squallore, in un sfoggio di potere tanto subdolo quanto non necessario."

"Quella sensazione di vuoto quasi fisico, un buco scavato nella carne, tornava a tormentarlo ogni pochi minuti, quasi gli orbitasse attorno alla coscienza."

"Il contrasto tra quell'aspetto quasi innocente e il ruolo che ricopriva strideva come chiodi sul vetro."

"La belva dentro di lui si avvolgeva in spire asfissianti e riempiva tutte le crepe del suo essere."

"Strisciava con dita nere in fondo alla sua anima e andava a pescare a quel desiderio di ribellione che non lo aveva mai davvero abbandonato."

"Anche se non sei un guerriero hai lo spirito di un combattente."

"«Trova qualcosa per cui vivere, schiavo. Qualcosa che ti faccia aprire gli occhi alla mattina - qualsiasi cosa, altrimenti questa casa diventerΓ  davvero il tuo inferno.»"

"Aveva visto i recessi del baratro più profondo in cui poteva spingersi la sua condizione di schiavo, e da lì non si tornava più indietro."

"Non aveva armi, non aveva alleati, non aveva desideri se non smettere di essere. Porre fine alla sofferenza e abbandonarsi a un oblio senza nome e senza volto."

"Non sono un oggetto, non sono un affare andato storto. È tutto quello che mi resta - sono una persona. Sono solo e distrutto e arrabbiato ma esisto. E continuerò a esistere."

"Avrebbe rischiato di farsi scorticare al palo della fustigazione piuttosto che ammettere di aver ceduto e gettato le armi."

"Forse non sarebbe mai stato libero, ma si sarebbe trovato la sua dose di libertΓ ."

"Il dolore non Γ¨ tuo amico, perchΓ© con il dolore arrivano le pessime decisioni. Sei uno schiavo, ricordatelo."

"Una prigione fatta non di sbarre e pietre, ma di ricordi. Da quelli non c'era modo di evadere."

"Cercare una briciola di felicitΓ  Γ¨ la piΓΉ grande ribellione che si possa compiere in un mondo di catene."

"Non ho mai voluto sposarmi; non ho mai desiderato svegliarmi ogni giorno di fianco allo stesso uomo per scoprire di essere diventata la moglie di, e non piΓΉ la padrona di me stessa."

"Faceva male e non serviva a niente, non era una punizione, non lo aveva spezzato - era una frattura nella superficie, qualcosa che rovinava l'aspetto liscio della parete ma non ne pregiudicava la forza."

"Aveva vinto lui. Non la guerra, certo, ma quella battaglia era sua."

"Non si fermΓ², intessendo in ogni passaggio del filo una preghiera affinchΓ© quel gesto potesse guarire qualcosa di piΓΉ che solo il suo corpo."

"Nessuno dei due trovΓ² parole per quella sensazione, per quello sguardo che li teneva agganciati piΓΉ delle catene che li imprigionavano."

"Sembrava così giovane, poco più che un ragazzo con più coraggio che esperienza aggrappato a quel che restava di se stesso."

"Lo tenne stretto e lo cullò avanti e indietro con una bolla di commozione che gli si gonfiava nello stomaco. Eccola lì. Luce, bellezza, uno spiraglio di libertà nella prigione che era la sua vita."

"Si perse negli abissi di quegli occhi scuri, sfumati di oro e rame come le foglie di una foresta in autunno."

"Era fatto di fuoco, quello schiavo testardo che mordeva parole di ribellione ogni volta che apriva bocca, ogni cicatrice che narrava di un diverso tentativo di infrangere la sua gabbia."

"Ogni carezza era uno schiaffo al destino, una sfida alla morte."