~ πππ©π€π‘π€: Kurofune
~ πΌπͺπ©π§πππ: Marta Palazzesi
~ ππππ©π€π§π: Il Castoro
~ πππ£ππ§π: Storico, Avventura
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~ πππππ£π: 188
Luglio 1853.
Tiago Γ¨ portoghese e ha quindici anni. Imbarcato sulla nave Mississippi alla volta del Giappone, viene ingiustamente accusato di omicidio ma riesce a fuggire quando la nave raggiunge la costa.
Solo, in un Paese in cui da 250 anni gli occidentali non mettono piede, Tiago viene catturato dal coetaneo Kentaro, ansioso di dimostrare il proprio valore alla sua famiglia portando in ostaggio un barbaro delle kurofune, le temute “navi nere” americane.
Ma quando un clan antagonista rade al suolo la casa di Kentaro e rapisce la sorella Sakura, fra i due si crea un’insolita alleanza. Ha cosΓ¬ inizio un lungo e avventuroso viaggio via terra e via mare, durante il quale le differenze fra i due ragazzi si trasformano in comprensione, solidarietΓ , e in un insperato legame di amicizia.
Buongiorno pomeriggio patati π vi dico subito che se lo avessi letto 12/13 anni fa probabilmente lo avrei ritenuto perfetto.
Ma, ora come ora, per l'intenzione che c'era di voler raccontare questa storia, doveva essere un libro piΓΉ lungo.
Siamo nel 1853 in Giappone e seguiamo il lungo viaggio di Tiago e Kentaro da Edo (l'attuale Tokyo) a Nagasaki, attraversando boschi e "stazioni di posta" dove i due ragazzi faranno delle soste. Mi sarebbe davvero piaciuto gustarmi il viaggio con piΓΉ calma, invece si passa, ad esempio, dalla stazione 13 alla 53, da un capitolo all'altro. Peccato, perchΓ© poteva essere bellissimo esplorare un po' di piΓΉ il Giappone di quell'epoca.
Sono rimasta abbastanza scioccata dall'indifferenza di Kentaro dopo un tragico episodio che lo avrebbe dovuto segnare a vita, ma che invece ha sorvolato come se niente fosse. Va bene la questione del Samurai retto e corretto, ma così si esagera, soprattutto perché lo abbiamo visto soffrire per una certa cosa prima di questo evento, quindi non è una scusante.
Il pov Γ¨ di Tiago con un capitolo, all'inizio, di Kentaro. Scelta sbagliata, per me, perchΓ© sono presenti alcune scene dove Kentaro parla con altri personaggi o semplici mormorii in giapponese che, ovviamente, Tiago non capisce e noi, di conseguenza, nemmeno. Qualche capitolo in piΓΉ con il suo pov sarebbe stato decisamente meglio e piΓΉ coinvolgente.
La scrittura Γ¨ piuttosto frettolosa e ripetitiva, avrΓ² letto la parola "serafico" piΓΉ in questo libro che nella somma di tutti i libri che ho letto. A un certo punto mi Γ¨ proprio venuto spontaneo esclamare: "Ma basta!" π€£. Come anche la ripetitivitΓ delle scene: bosco, fiume, bagno e qualche dettaglio sulle stazioni.
Peccato davvero, perchΓ© mi aveva incuriosita molto π
Perfetto, invece, per bambini e ragazzi che hanno voglia di immergersi in questo ambiente storico attraverso gli occhi di questi due ragazzi coraggiosi ✨
"Non stava nemmeno gridando. Parlava con calma, compostezza, come se quella fosse l'unica veritΓ possibile e il contrario fosse qualcosa di talmente astruso da non meritare nemmeno una vera reazione.""Istinto e ragione duellavano nella sua testa come spadaccini, senza che nessuno dei due riuscisse a sferrare il colpo decisivo all'altro.""La terra tremΓ² con violenza selvaggia, come se stesse cercando di scrollarsi di dosso ogni albero, animale o uomo che avesse avuto l'ardire di crescere e prosperare sulle sue spalle.""Non poteva esserci alcun riparo, alcun rifugio, da una terra che decide di martoriare se stessa. Siamo inermi davanti alla potenza della natura.""L'oscuritΓ che si annidava nelle viscere della terra era assoluta, totale, priva di speranza.""Quando il mare si riempie dell'odore di ciΓ² che non Γ¨ mare, significa che la tempesta ha colpito altrove con violenza, e tu sei la sua prossima vittima.""Aveva sognato fin da bambino di imbarcarsi su una nave ed era riuscito a realizzare il suo sogno, navigando per mezzo mondo fino al Giappone. Senza mai, nemmeno per un momento, temere quell'elemento che amava.""Comprese che quell'idea dell'uomo, quell'idea presuntuosa e visionaria, di essere in grado di dominare la natura con la propria intelligenza e il proprio ingegno, non era che una chimera."