Recensione: Non all'amore né alla notte di John Boyne

~ 𝙏𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤: Non all'amore né alla notte
~ 𝘼𝙪𝙩𝙤𝙧𝙚: John Boyne
~ 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞: Roberta Zuppet
~ 𝙀𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚: Rizzoli
~ 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚: Storico, LGBT
~ 𝘼𝙣𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: 2011
~ 𝙋𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚: 275

Esistono solo amore e morte, nient'altro. Inghilterra, 1919. Tristan Sadler ha solo ventun anni, ma è già un veterano. Un tremito incontrollabile alla mano destra e un senso di colpa così devastante da sconfinare nell'odio di sé, sono questi i segni che l'esperienza atroce e insensata della Grande Guerra gli ha lasciato addosso e nel cuore. E anche se ha provato a rifarsi una vita inseguendo il sogno di diventare scrittore, il ricordo di un gesto inconfessabile non gli dà pace.

Proprio per lenire le ferite di un passato che non vuole passare, Tristan decide di incontrare la sorella di Will, un commilitone giustiziato durante la guerra perché, obiettore di coscienza "assolutista", aveva gettato le armi e rifiutato di combattere contro altri esseri umani: c'è un plico di lettere che Tristan vuole riconsegnare alla famiglia del compagno morto.

Ma l'incontro fra Tristan e Marian prende una piega diversa e inaspettata, quella di una struggente, urgentissima confessione. Perché il tempo delle menzogne e della violenza è finito, e per Tristan è giunta l'ora di fare i conti con chi è veramente.

Buon pomeriggio patati 💜 nuova recensione di questo libro crudo e fin troppo realistico.

Conosciamo Tristan e la sua vita da soldato della Grande Guerra e che convive con un grandissimo senso di colpa che lo tormenterà per tutta la vita ma che noi, attraverso il suo racconto e i suoi ricordi, scopriremo solo alla fine.

Davvero molto triste, ci fa conoscere la crudeltà della guerra attraverso gli occhi di ragazzi giovanissimi - chi costretto e chi di propria volontà - a far parte dell'esercito. Con descrizioni molto crude e spietate, attutite dall'alternanza dei capitoli fra presente e passato che, per quanto possibile, rende più leggera la lettura.

Ci sono stati dei momenti verso la fine che mi hanno lasciata un po' perplessa e che, apparentemente, sembravano non avere senso e così sono rimasti fino alla fine, non c'è stata una spiegazione, nulla. Sono quindi rimasta con il dubbio di quello che è successo ad un certo personaggio.

La parte romance è praticamente inesistente, a parte qualche scena esplicitamente MM ma non spicy.


"Elevavo i miei personaggi dalla povertà alla gloria e ne trascinavo altri dalle stelle alle stalle."

"Perché, all'improvviso, ogni cosa, la vita stessa, è diventata un'esperienza molto vivida."

"Forse non sono sepolto in un campo francese, eppure continuo ad aggirarmi laggiù. Il mio spirito di certo. Mi limito a respirare. E c'è una bella differenza tra respirare ed essere vivi."

"Qui tutti vogliono fare come se niente fosse, come se non ci fosse mai stato un ragazzo di nome Will Bancroft che è cresciuto tra loro, ha giocato in queste strade e ha combattuto questa maledetta guerra per loro."

"Era forse la gelosia che mi aveva spinto a condannare un uomo onesto e ponderato?"

"È stato tutto un errore perché, in momenti come questo, gli uomini cercano consolazione dove possono."

"Io morirò da codardo mentre tu vivrai come tale."

"Sei testardo come un mulo e non vuoi ascoltare ragioni. Sei convinto che le tue opinioni ti rendano migliore degli altri, ma dove sono i tuoi nobili principi quando si tratta del resto della tua vita?"

"La sua guerra è finita. La mia sta per cominciare."