Recensione: Meno di zero di Bret Easton Ellis

~ ๐™๐™ž๐™ฉ๐™ค๐™ก๐™ค: Meno di zero
~ ๐˜ผ๐™ช๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™š: Bret Easton Ellis
~ ๐™๐™ง๐™–๐™™๐™ช๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š ๐™™๐™ž: Marisa Caramella
~ ๐™€๐™™๐™ž๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™š: Einaudi
~ ๐™‚๐™š๐™ฃ๐™š๐™ง๐™š: Narrativa
~ ๐˜ผ๐™ฃ๐™ฃ๐™ค ๐™ฅ๐™ช๐™—๐™—๐™ก๐™ž๐™˜๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š: 1985
~ ๐™‹๐™–๐™œ๐™ž๐™ฃ๐™š: 185
~ ๐™‡๐™ž๐™—๐™ง๐™ค ๐™ž๐™ฃ ๐™ช๐™ฃ๐™– ๐™ฅ๐™–๐™ง๐™ค๐™ก๐™–: Trasgressivo

Il romanzo di Ellis ha il ritmo di un video clip, la durezza dello slang giovanile alto-borghese e la forza della rivelazione.

In scena c'รจ un gruppo di giovani e giovanissimi di Los Angeles, tutti biondissimi e abbronzatissimi, tutti viziati, ma in realtร  trascurati da genitori infelici, depressi o assenti.

Questi ragazzi, in vacanza prima della riapertura dei college, sperimentano tutto quello che la cittร  offre: sesso facile, spinelli, cocaina, feste sempre piรน particolari, in un crescendo di amoralitร  e devastazione interiore che sconfina presto nell'orrore.

Buon pomeriggio patati ๐Ÿ’œ con questa recensione che arriva un po' tardi, ma, eccola qui, revisionata (per chi ha visto le storie Instagram, sa.. ๐Ÿ˜‚)

Seguiamo Clay, che per un mese di vacanza, torna a Los Angeles dove rincontra vecchi amici e la sua ex. Giovani ricchi, biondi e abbronzati in un'ambiente molto trasgressivo, tra sesso, droga, violenze, abusi e situazioni davvero surreali. Blair, la sua ex, Daniel, Julian e altri ragazzi che non si risparmiano nessun tipo di esperienza, arrivando, gradualmente, a toccare il fondo, facendo cose davvero orribili.

Oltre le tematiche giร  citate, c'รจ anche: prostituzione forzata, overdose, quindi la morte e lo stupro su una minorenne (di cui nessuno, tra l'altro, fa nulla per impedirlo........)

Quindi ATTENZIONE agli argomenti trattati!!!!

Clay, sembra quasi un fantasma, vede le vicende da fuori, inerme, come se fosse estraneo a tutto ciรฒ che lo circonda, come se lui non fosse realmente lรฌ, come se fosse uno spettatore esterno. Solo alla fine si rende conto che le esperienze che ha vissuto durante questo mese, non sono "normali" e decide, quindi, di chiedere un serio aiuto. In effetti mi ha fatto troppo ridere (anche se c'era da piangere) l'inutilitร  dello psichiatra al quale si era rivolto e che avrebbe dovuto sentire i suoi sfoghi, invece era il contrario ๐Ÿ˜‚๐Ÿคฆ๐Ÿป‍♀️

Quello che mi aspettavo che, dopo tutta la tragedia che รจ stato questo suo mese di vacanza, ci fosse stato il suo punto di vista "finale", magari anche di qualche anno piรน grande, dove raccontava come quelle situazioni lo avessero cambiato e come fosse cresciuto, ma c'รจ stata soltanto una leggerissima spruzzata. Questo perchรฉ, quando ho letto questo libro, non sapevo che ci fosse un seguito "Imperial Bedrooms".

Perciรฒ quello che avevo trovato, quasi, insignificante di tutta questa drammatica storia, l'assenza di un vero e proprio cambiamento del protagonista, spero che venga raccontato nel prossimo volume.

Nulla da ridire, invece, sulla scrittura di Ellis. Ho amato, in particolar modo, lo stile dei dialoghi e il black humor generale.

C'รจ anche un film tratto da questo libro chiamato "Al di lร  di tutti i limiti" del 1987

Nella tbr, oltre il seguito di questo libro c'รจ anche "Le schegge" di cui ho altissime aspettative.

"Mi rendo conto che andrรฒ con Julian al Saint Marquis. Che voglio vedere con i miei occhi se cose del genere succedono davvero. E mentre l'ascensore ci porta giรน, oltre il secondo piano, oltre il primo, ancora piรน giรน, mi rendo conto che i soldi non c'entrano. Che quello che voglio รจ toccare il fondo."

"Mi dico che potrei anche andarmene. Potrei semplicemente dire all'uomo di Muncie e a Julian che voglio andarmene. Ma nemmeno questa volta riesco a pronunciarle, quelle parole, e resto lร  seduto, paralizzato dal bisogno di toccare il fondo, un bisogno intenso, urgente."

"- Cos'รจ importante per te, Clay? Cosa ti rende felice?
- Niente. Niente mi rende felice. Niente mi interessa, - le dico.
- Ti รจ mai importato qualcosa di me?
Non dico niente, abbasso gli occhi sul menรน.
- Ti รจ mai importato qualcosa di me, Clay? - ripete.
- No, e di nessun altro, di nient'altro. Non voglio attaccarmi a niente, soffrirei troppo, dovrei preoccuparmi anche di quello. Si soffre meno, se si รจ distaccati."

"Le immagini, scoprii in seguito, erano personali, nessuno che conoscevo le condivideva. Le immagini che mi passavano per la testa erano di gente impazzita perchรฉ viveva a L.A. Immagini di genitori cosรฌ insoddisfatti e affamati che si mangiavano i figli. Immagini di ragazzi della mia etร  che alzavano gli occhi dall'asfalto e restavano accecati dal sole. Queste immagini non mi abbandonarono nemmeno quando lasciai la cittร . Immagini cosรฌ violente e malvagie che diventarono il mio unico punto di riferimento per molto, molto tempo."

"Arrivo a un semaforo rosso e mi viene la tentazione di passare lo stesso ma poi mi fermo perchรฉ vedo un cartellone pubblicitario che non ricordo di aver mai visto prima e voglio guardarlo bene. Dice solo «Sparire Qui» e anche se probabilmente รจ soltanto la pubblicitร  di qualche villaggio vacanze, quella scritta mi fa sballare, cosรฌ picchio sull'acceleratore e la macchina schizza via stridendo oltre il semaforo."