Recensione: Le braci di Sándor Márai

~ 𝙏𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤: Le braci
~ 𝘼𝙪𝙩𝙤𝙧𝙚: Sándor Márai
~ 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞: Marinella D'Alessandro
~ 𝙀𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚: Adelphi
~ 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚: Narrativa, Storico
~ 𝘼𝙣𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: 1942
~ 𝙋𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚: 125
~ 𝙇𝙞𝙗𝙧𝙤 𝙞𝙣 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙖: Solitudine

Due uomini, un tempo inseparabili, si rincontrano dopo quarantun anni in un castello ai piedi dei Carpazi.

Tra loro, nell’ombra, il fantasma di una donna, e un segreto che li porterà a scontrarsi in un duello senza spade, ma non per questo meno crudele.

Pubblicato per la prima volta nel 1942, "Le braci" conferma la maestria di Márai nel descrivere una tensione che cresce fino a diventare insostenibile.

Ciao patati 💜 oggi nuova recensione!

Questa è la storia di Henrik che, attraverso un suo lunghissimo monologo, ci riporta fra le memorie del suo passato. Lui che per tutta la vita si è rintanato nella sua stessa corazza senza mai uscirne, dopo il doloroso tradimento di sua moglie, Krisztina, e il suo migliore amico, Konrad. Adesso, dopo quarantuno anni, ha finalmente l'opportunità di scoprire la verità dal diretto interessato, che ha deciso di andare a trovarlo. Anche se, la verità, la sa già..

Fa molto male, il pensiero di questo vecchietto nascosto dal mondo che aveva tutto e ha perso tutto. Non materialmente ma sentimentalmente che, dopotutto, è quello che conta di più ed è più doloroso. Un uomo che non è riuscito ad andare avanti con la sua vita ed è rimasto, per quarantuno anni, nella solitudine e nel dolore di quel vuoto lasciatogli dalla moglie, ma soprattutto, dall'amico che amava come fosse suo fratello gemello di cui si fidava ciecamente.

"Un'intimità fraterna e una confidenza pari soltanto a quella in cui vivono i gemelli, strani esseri che per un capriccio della natura sono legati l'uno all'altro per la vita e per la morte."
 
Un racconto con un'intensità sempre crescente. Attraversiamo i suoi pensieri, i suoi sentimenti di felicità e spensieratezza della gioventù, la fortuna di aver trovato un amico così leale, la gioia di aver conosciuto una ragazza che amava e che ha sposato, anche se con degli atteggiamenti un po' strani, il senso di completezza di una vita praticamente perfetta, il crollo di tutto questo, alla sensazione di vuoto, il dolore lanciante e la rabbia, quando ha capito i loro tradimenti, ma anche la sensazione di aver, in un certo modo, ottenuto la sua vendetta.

Scelte sbagliate che hanno portato alla rovina tre vite. La vigliaccheria di un uomo che non ha saputo prendersi le responsabilità delle sue azioni, scappando, e facendola ricadere sugli altri.

Mi sarebbe piaciuto anche il punto di vista di Konrad. Sapere di più sulla loro relazione, tipo: quando era iniziata, se l'amava già prima di farli conoscere (visto che si conoscevano da tanto), perché non sono scappati senza quel tentativo di gesto estremo..

Questo libro mi ha lasciata con la rabbia perché potevano fare vite diverse, essere felici tutti e tre, ma, d'altra parte, anche con un senso di pacatezza per essere riuscito ad esporre i suoi pensieri senza lasciarsi travolgere dalla furia, parlando sempre con una calma che pochi sarebbero riusciti a mantenere, complice il fatto che ormai sono passati tanti anni.

Davvero molto bello e triste 💧

"L'estate divampa con le sue ultime forze, come un incendiario che nella sua collera dissennata dia fuoco a tutto prima di fuggire in capo al mondo."

"Nel corso del tempo tutto si conserva, però si scolorisce come come quelle fotografie di un passato ormai lontano che venivano fissate su una lastra di metallo."

"Era una grande stufa vecchia di un secolo, che irradiava un calore simile alla benevolenza emanata da una persona pingue e indolente che cerchi di attenuare il proprio egoismo con qualche buona azione poco impegnativa."

"Rituali ridicoli e solenni, nella forma inconsapevole e grottesca in cui il desiderio si manifesta tra gli uomini quando decide per la prima volta di strappare il corpo e l'anima di un'altra persona al resto del mondo per possederla in maniera esclusiva."

"Nel collegio smisero presto di prendersi gioco di quell'amicizia, si abituarono ad essa come se fosse un fenomeno naturale. Ormai li nominavano solo insieme, come si fa con le coppie sposate."

"In questa confusione umana, l'amicizia di Henrik e Konrad irradiava una luce mansueta simile a quella di certe cerimonie votive medioevali."

"Sentiva la musica con tutto il suo corpo, se ne abbeverava come un assetato, l'ascoltava come un prigioniero che tenda l'orecchio al suono di passi che si avvicinano e che gli portano forse la notizia della liberazione."

"I quarantuno anni trascorsi senza vedersi, sebbene ogni giorno, a ogni istante, ognuno dei due fosse ben consapevole dell'esistenza dell'altro, non li avevano logorati."

"Il misterioso elemento che unificava ogni cosa ha esaurito il suo effetto. Tutto è caduto in pezzi, sono rimasti solo i frammenti."

"Per sfuggire alla solitudine gli uomini indulgono volentieri a rapporti confidenziali di cui in seguito si pentono, ma che per qualche tempo permettono loro di illudersi che la confidenza sia già una forma di amicizia. Naturalmente in questi casi non si tratta mai di vera amicizia."

"Su quanto è accaduto non possono esserci equivoci. Ma talvolta i fatti non sono altro che deplorevoli conseguenze. Non si pecca solo mediante le azioni, bensì mediante l'intenzione che ci spinge a compiere determinate azioni."

"Certe volte mi sembra che le parole, quelle che uno pronuncia, quelle che evita di dire o quelle che scrive al momento giusto, abbiano un'importanza grandissima, forse addirittura decisiva..."

"Accade di rado che si sappia quale delle nostre parole o delle nostre azioni preannunci fatalmente, in maniera irrevocabile, un cambiamento nelle relazioni umane."

"L'uomo nacque quando acquistò la facoltà di opporre il pollice alle altre dita ossia nell'istante in cui riuscì a impugnare un'arma, uno strumento di lavoro."

"Anche il cuore umano ha la sua notte, piena di emozioni non meno selvagge dell'istinto di caccia che attanaglia il cuore del cervo maschio o del lupo."

"Per ventiquattro anni tu mi avevi odiato così appassionatamente che quel sentimento aveva in te la forza e l'ardore delle relazioni amorose. Tu mi odiavi, e quando l'odio si impadronisce completamente dell'anima di un uomo, sotto questo rogo cova e si sviluppa anche il desiderio di vendetta.."

"È il tormento più crudele che il destino possa riservare a un uomo. Essere diversi da ciò che siamo, da tutto ciò che siamo, è il desiderio più nefasto che possa ardere in un cuore umano."

"La luce stava già aumentando, con cautela, come se con tentacoli luminosi il sole stesse palpando la sua preda, il mondo."

"Il particolare linguaggio simbolico della vita si rivolge a noi in mille modi, tutto diventa avvertimento, tutto, purché si riesca a comprenderlo, diventa segno e immagine."

"Qualche indizio avrei pur dovuto coglierlo anch'io, il terzo incomodo, che è sempre cieco e sordo per definizione."

"È inutile accumulare esperienze, conoscere la verità, perché non siamo in grado di cambiare la nostra natura di fondo. Forse il massimo che possiamo fare è adattare alla realtà del mondo, con intelligenza e cautela, la realtà immutabile della nostra natura. Di più non possiamo fare."

"Possiamo comprendere l'essenziale solo partendo dai particolari, questa è l'esperienza che ho tratto sia dai libri che dalla vita. Bisogna conoscere tutti i particolari, perché non possiamo sapere quale sarà importante in seguito, quali parole metteranno in luce qualcosa."

"Uomo e il suo destino si realizzano reciprocamente modellandosi l'uno sull'altro."

"Tutti i detriti provenienti da quel naufragio si sono accumulati sull'isola della mia solitudine."

"Al di là dell'amore e dell'odio, senza di me non potevate vivere. Eravate capaci di tradirmi, non di fare a meno di me."

"A volte il tempo ci offre una possibilità, legata appunto a un istante preciso, ma se ce lo lasciamo sfuggire non possiamo fare più nulla."