Recensione: Intervista col vampiro di Anne Rice

~ 𝙏𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤: Intervista col vampiro

~ 𝘼𝙪𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚: Anne Rice

~ 𝙏𝙧𝙖𝙙𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞: Margherita Bignardi

~ 𝙀𝙙𝙞𝙩𝙤𝙧𝙚: Longanesi

~ 𝙎𝙚𝙧𝙞𝙚: Cronache dei vampiri

~ 𝙂𝙚𝙣𝙚𝙧𝙚: Horror, Storico, Fantasy

~ 𝘼𝙣𝙣𝙤 𝙥𝙪𝙗𝙗𝙡𝙞𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: 1976

~ 𝙋𝙖𝙜𝙞𝙣𝙚: 292

~ 𝙇𝙞𝙗𝙧𝙤 𝙞𝙣 𝙪𝙣𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙤𝙡𝙖: Passionale

«Il male è sempre possibile. E il bene è eternamente difficile.» Una stanza buia. Un registratore acceso. Un giornalista. E un vampiro. Da quasi due secoli, ormai, Louis de Pointe du Lac non è più un uomo: è una creatura della notte, e ha tutta la notte a disposizione per convincere Daniel, il giornalista, che la storia che gli sta raccontando è vera.

Così come è vero il suo volto, tanto pallido ed esangue da sembrare trasparente, di una bellezza soprannaturale e per sempre cristallizzata. Louis racconta di come abbia ricevuto il dono (o forse la maledizione?) della vita eterna proprio quando non desiderava altro che la morte.

È il 1791, è un’altra New Orleans, e Louis, in seguito al suicidio dell’amatissimo fratello, vorrebbe soltanto seguirne il destino. Ma la seduzione del dono oscuro è potente, specialmente se ha i modi, la voce e l’aspetto di Lestat. Sensuale e affascinante, crudele e allo stesso tempo capace di profonda commozione, Lestat ha bisogno di Louis tanto quanto Louis ha bisogno di lui.

Quando infine, dopo anni di scorribande notturne, Louis sta per decidersi ad abbandonare Lestat, questi gli fa il regalo più grande: Claudia. Una bambina di appena cinque anni, in fin di vita, che solo il dono oscuro può salvare. L’unico peccato che il sacrilego e irriverente Lestat non si può permettere: creare una vampira di soli cinque anni. Una vampira bambina, che non crescerà mai. E sarà l’inizio della fine.

Sciao patati 💜 Eccoci con una nuova recensione. Come già anticipato nelle storie di Instagram, non era ciò che mi aspettavo. O meglio, mi ero convinta che fosse un MM erotico 🤣 ma, per mia sfortuna, non lo è.

Louis de Pointe du Lac ha venticinque anni quando la sua vita cambia per sempre. La morte di suo fratello, Paul, lo porterà ad avere rimpianti e voglia di farla finita. L'incontro con Lestat de Lioncourt, però, stravolgerà i suoi piani, rendendolo, invece, immortale. Ma lui non riesce ad abituarsi allo stile di vita del vampiro, ripugnandolo, anzi. E, quando arriverà al limite della sopportazione, decide di abbandonarlo. Lestat capisce qual è il suo intento, e decide di usare una bambina di cinque anni, per farlo demordere. Infatti, la trasformazione di Claudia, decreterà un cambiamento nella vita di Louis e la fine per Lestat. O forse no?

Tutto questo lo racconta Louis ad un giornalista, Daniel. Ma la reazione di quest'ultimo non era, certo, quella che si aspettava.

Infatti è una vera e propria intervista, una lunga chiacchierata notturna, con cui svelerà tutto quello che è stata la sua vita, fino a quel momento.

Un pizzico di MM è presente. Per chi vuole vederlo, la tensione c'è. Niente di eclatante ed è più evidente verso la fine del romanzo, ma mai in modo esplicito. Anche perché la percezione di "piacere fisico" dei vampiri di questo romanzo è incentrata principalmente sul sangue dei mortali e sull'uccidere.

Il trailer incriminato, della nuova serie TV adattata da questo libro e che mi ha portata fuori strada è questo 👉 Intervista col vampiro.

Mentre questo 👉 trailer film è quello che ci si avvicina di più.

Nonostante questo, la storia in sé non è affatto male. Ho amato Lestat 💖 come si fa a non amare Lestat? Complice anche Tom Cruise nella sua parte:

me ne sono completamente innamorata 😍 Anche se, arrivata ad un certo punto, lo avrei picchiato. Nel libro, non nel film. Perché alcune cose sono differenti, ovviamente.

Non posso negare, però, che ho avuto una certa inquietudine mentre leggevo del rapporto ambiguo fra Louis e Claudia. Viene descritto come amore tra padre e figlia ma in certe scene ho dubitato che fosse così. E mi ha inquietata. Non poco.

⚠️ SPOILER ⚠️

Il fatto che Louis provasse piacere nell'avere quel corpo morbido di bambina addosso, le descrizioni delle piccole e cicciottose manine da bimba e quando parlava dei baci.. brividi 😨.. Non perché ci fosse qualcosa di esplicito eh, però pensa spesso a queste cose..

⚠️ FINE SPOILER ⚠️

Oltre Lestat (🤣), ho amato le descrizioni degli ambienti e degli arredamenti che ti trascinano completamente in quella atmosfera gotica. Anche la penna dell'autrice ho apprezzato molto, anche se, in questo caso, non è molto scorrevole: leggevo una diecina di pagine, mi sembrava di averne lette cinquanta 🙈 

ATTENZIONE AI CONTENUTI FORTI!!!

Ci sono scene di violenza e tanto sangue, ovviamente, sono vampiri, ma sono le descrizioni a fare senso. Soprattutto una 😵‍💫 ha rischiato di farmi sentire male!

Questo è il primo volume di una lunga serie chiamata: Cronache dei vampiri. Per chi volesse saperne di più vi lascio il link con i dettagli (Wiki)

"Il male è sempre possibile. E il bene è eternamente difficile."

"Era come se solo allora, per la prima volta, riuscissi a vedere colori e forme."

"Vai laggiù, tra gli alberi. Liberati di quel che di umano è rimasto del tuo corpo e non innamorarti così follemente della notte da smarrire la strada!"

"Avrebbe potuto essere un insetto che ronza, si posa, e poi svanisce dall'orizzonte del significato."

"Consumato dall'odio, si volgeva indietro. Consumato dall'invidia, nessuna cosa lo appagava, se non poteva toglierla agli altri."

"Tu sei innamorato della tua natura mortale! Tu insegui i fantasmi del tuo Io passato."

"Sono passato per la vita mortale come un cieco che avanza a tentoni da un oggetto all'altro."

"Sei come un uomo adulto che, ripensando alla sua infanzia, si accorge di non averla mai apprezzata. Ma non puoi, da uomo, tornare nella stanza dei bambini e metterti a giocare coi tuoi balocchi, chiedendo di essere sommerso di amore e di cure, solo perché adesso hai capito quanto valgono."

"La capacità di vedere la vita umana nella sua interezza, senza provare sentimenti sdolcinati di pena, ma un elettrizzante senso di appagamento nell'essere la fine di quella vita, di contribuire in qualche modo al piano divino."

"Perché sono predatori solitari e non cercano compagnia più di quanto facciano le pantere nella giungla."

"Agitava la mia anima come fosse una pozza d'acqua che anela a tornare calma."

"Io non sono mortale, padre, immortale e dannato, come gli angeli cacciati da Dio nell'inferno."

"Ma persino in quei momenti, quando la nave dormiva e tutto il mondo dormiva, né paradiso né inferno mi parevano qualcosa di più che una tormentosa fantasia."

"I semi di questo desiderio erano stati piantati in me anni prima, semi che divennero amari fiori."

"Le pulsazioni del sangue che bevevo cominciarono a rallentare, e tutto il mio essere urlava perché non rallentassero, il mio cuore batteva cercando di far battere con sé anche quel cuore."

"Volevo dimenticarlo, e invece il suo ricordo mi tormentava continuamente. Era come se le notti vuote fossero fatte apposta per pensare a lui."

"Certe scene sono vicini al mio cuore come ritratti nei medaglioni, ma ritratti mostruosi che nessun artista e nessuna macchina fotografica potrebbe mai eseguire."

"Uno squarcio si aprì e un torrente di sentimenti si rovesciò in tutte le mie membra."

"La tua malvagità sta nel fatto che sei incapace di essere malvagio."

"Ciò che è morto stanotte in questa stanza non è quella donna. Le ci vorranno molte notti per morire, forse anni. Ciò che è morto in questa stanza stanotte sono le mie ultime vestigia di umanità."

"Lui ascoltava come noi sogniamo che gli altri ci ascoltino, pareva riflettere su tutto quel che dicevo."

"Ma questa cosa non è più morta, questa passione, questa umanità, comunque tu voglia chiamarla. Se non fosse viva, ora non ci sarebbero lacrime nei tuoi occhi. Non ci sarebbe collera nella tua voce."

"Quell'amore che tu avevi visto in me, fu estinto. E quel che vedi adesso è solo lo specchio di te stesso."