Recensione: Un'estate col fazzoletto da pionieri di Elena Malisova e Katerina Silvanova

~ π™π™žπ™©π™€π™‘π™€: Un'estate col fazzoletto da pionieri
~ 𝘼π™ͺπ™©π™§π™žπ™˜π™ž: Elena Malisova e Katerina Silvanova
~ 𝙏𝙧𝙖𝙙π™ͺπ™―π™žπ™€π™£π™š π™™π™ž: Giulia De Florio
~ π™€π™™π™žπ™©π™€π™§π™š: Oscar Vault
~ π™‚π™šπ™£π™šπ™§π™š: LGBT, Storico, Young Adult
~ π˜Όπ™£π™£π™€ π™₯π™ͺπ™—π™—π™‘π™žπ™˜π™–π™―π™žπ™€π™£π™š: 2021
~ π™‹π™–π™œπ™žπ™£π™š: 449
~ π™‡π™žπ™—π™§π™€ π™žπ™£ π™ͺ𝙣𝙖 π™₯𝙖𝙧𝙀𝙑𝙖: Rondine

È l'estate del 1986 – una delle ultime per la gloriosa Unione Sovietica – quando Jura, sedici anni, arriva alla colonia per pionieri della Rondine.

Ancora non sa che quelle settimane passate a giocare e nuotare nel fiume lo cambieranno per sempre. Non sa che, per la prima volta in vita sua, sta per innamorarsi: Volodja Γ¨ l'educatore del suo reparto, di pochi anni piΓΉ grande, e ricambia il sentimento di Jura.

I due ragazzi scoprono nuove emozioni ed esplorano la propria sessualitΓ , ma non osano portare avanti il rapporto: nell'Urss dal "radioso avvenire", infatti, le relazioni omosessuali sono punite con il carcere. Jura e Volodja decidono quindi di seppellire, letteralmente, il loro amore, affidandone il ricordo a una capsula del tempo che interrano nel suolo del campeggio prima di separarsi.

Vent'anni dopo molte cose sono cambiate nella vita di Jura: il regime comunista Γ¨ caduto, lui se ne Γ¨ andato a vivere in Germania, ma non ha mai dimenticato quell'estate passata con il fazzoletto da pioniere al collo. Non ha mai dimenticato Volodja. E ora Γ¨ tornato al campo della Rondine – ormai in rovina e abbandonato – per scoprire cosa sia rimasto di quel luogo in cui aveva lasciato ben piΓΉ di metΓ  del suo cuore, e di quel tempo felice. E forse riuscirΓ  a sapere anche cosa sia successo al suo vecchio educatore. La persona piΓΉ importante della sua vita.

Sciao patati πŸ’œ devo dire che ho iniziato questo aprile alla grande, giΓ  ben due libri da 5 stelle!!! (L'altro Γ¨ "Tutta la vita che resta" di cui vi parlerΓ² piΓΉ avanti)

Una storia coccola, meravigliosa e dolcissima che ti fa provare sensazioni ed emozioni per tutta la sua durata.

Siamo nell'Unione Sovietica, estate del 1986 alla colonia dei pionieri della Rondine. È l'ultimo anno per Jura che ha partecipato controvoglia poiché già sapeva che si sarebbe annoiato per le esperienze precedenti. Non sa che invece il destino ha altri piani per lui. Quest'anno c'è un nuovo educatore, Volodja. Ha diciannove anni ed è alto, bello e intelligente che ha il vizio di raddrizzarsi gli occhiali quando è nervoso. Tra i due nascerà un'amicizia speciale che li porterà, piano, piano, a scoprire nuove emozioni ed esperienze. Ma Volodja non lo accetta, non SI accetta. Questa negazione di se stesso, lo porterà a commettere degli errori e atti di autolesionismo (non gravi). Non porteranno avanti il loro rapporto per via delle leggi che punivano l'omosessualità con il carcere, quindi seppelliranno il loro amore insieme ad una capsula del tempo nel campeggio, prima di separarsi.
È il 2006 quando Jura decide di ritornare alla Rondine per riscavare il ricordo di quell'amore mai dimenticato.

La narrazione scorre che è una meraviglia ed è davvero difficile staccarsi dalla lettura. È quel libro che non vedi l'ora di riprendere quando lo lasci.

L'unica pecca Γ¨ che il font Γ¨ davvero piccolo (per chi lo conosce, Γ¨ come il font di Dark Rise nell'edizione di Oscar Vault)


Le ambientazioni sono molto suggestive, descritte così bene da farti vivere completamente la storia, come se fossi lì con loro.

I personaggi sono magnifici e indimenticabili, molto realistici (a parte i nomi che sono dovuta andare a ricercare il post di Oscar Vault in cui c'era la spiegazione delle pronunce 🀣 vi lascio il link)

Iniziamo a conoscere Jura Konev, che viene considerato la "pecora nera" della Rondine: ogni volta che succede qualcosa, subito vanno a prendersela con lui, ritenendolo un ribelle e un combina guai. Non sanno che, in veritΓ , Γ¨ un ragazzo intelligente, molto dolce e super simpatico a cui mi sono subito affezionata ❤️

Mi sono ritrovata in Volodja, Vladimir Davydov, su certi aspetti del suo carattere. È molto buono e, in certi casi, troppo gentile, purtroppo, solo lui non si accorge di queste sue qualità.

OleΕΎka Γ¨ un bambino del quinto regime sotto la responsabilitΓ  di Volodja, ha la r moscia ed Γ¨ un patato ❤

MaΕ‘a Sidorova.. una vera vipera, cattiva e antipatica! E vi dirΓ².. all'inizio pensavo che, nel corso della storia, sarebbe "cambiata", che avrebbe, in qualche modo, capito. Invece Γ¨ stata una stronza fino alla fine, confermando quello che era il mio giudizio iniziale.

Invece ho rivalutato molto le PUK: Polina, Uljana e KsjuΕ‘a, il classico trio di amiche pettegole e, a volte, anche viperere. Non mi aspettavo proprio il loro cambiamento finale. Vuoi perchΓ© sapevano, vuoi perchΓ© Γ¨ stata una cosa casuale, comunque le ho adorate alla fine πŸ’–

Il finale mi ha lasciata letteralmente con la bocca spalancata per lo stupore.
L'ho amato e lo stra-consiglio! ❤


"Non Γ¨ il nuovo che subentra il vecchio a fare paura; la paura Γ¨ che il vecchio venga dimenticato e buttato via."

"Ma lì, nel territorio della sua giovinezza, Jura poteva essere quello di una volta: non più un pioniere ma non ancora un giovane comunista; per quanto assurdo, non era cambiato poi molto. Qualcosa sì, in realtà: prima pensava che fosse molto importante. Ora, invece, di importante c'era soltanto quel pezzo di stoffa tra le sue mani adulte."

"Era come se gli avessero infilato tra le costole una calamita, la cui forza d'attrazione era così potente e dolorosa che avrebbe potuto lacerare i muscoli e spaccargli le ossa."

"Capì che Volodja aveva ragione. Jura voleva che le cose andassero diversamente, che qualcuna gli "piacesse", almeno quanto quell'educatore saputello e perfettino. Invece... A Jura piaceva solo lui."

"Come vola il tempo, non lascia scampo a nessuno. Uccide chiunque lo avvicini, come la peste."

"Jura ora guardava come ipnotizzato le sue dita invecchiate sui tasti consumati. Erano nello stesso stato."

"La sua vita era rovinata. Ma una vita, Jura, la voleva ancora."

"Dicono che il sogno sia una piccola morte e in effetti tutto intorno a loro sembrava senza vita."

"Quando aveva incontrato Volodja, aveva smesso di essere un ragazzo. L'amore lo aveva fagocitato, insieme ai suoi pensieri e alle sue emozioni, aveva spento i cinque sensi a tal punto che Jura non avevo sentito - proprio lui che aveva un buon orecchio - la pesante porta dell'infanzia stridere e chiudersi con fragore alle sue spalle."

"In che razza di mondo viveva? Com'era storto, ottuso e ingiusto. Il mondo, non Jura."